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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 18/3/2011 - Le note dei canti dei garibaldini per un corteo che beffa la pioggia


Graffignana Una passeggiata festosa per il paese e l’invito all’impegno
Le note dei canti dei garibaldini per un corteo che beffa la pioggia

 

Graffignana I canti Garibaldini per le vie del paese. La suggestione del corteo instancabile nonostante la pioggia fitta e il libretto per tutti con l’Inno di Mameli. E ancora le coccarde tricolore per tutti, cucite a mano, una per una da Mariangela Roveda. Graffignana si è fermata per celebrare per la ricorrenza del 150°anniversario dell’Unità d’Italia. L’evento, organizzato dal comitato “Amici dell’Unità d’Italia” e comune, ha riunito tanti cittadini e tutte le associazioni presenti con i loro stendardi. L’appuntamento era in piazza Mazzini e ha preso il via sulle note dell’Inno nazionale. Rigorosamente in costume, il gruppo di musicisti coinvolti da Beppe Baldi e Oscar Cecovig (alle trombe Paganin Massimiliano e Franco Grugni, ai tromboni, Marco Grignani e Maurizio Barrella, al basso tuba Enrico Gazzi, al flauto traverso lo stesso Beppe Baldi) hanno accompagnato il corteo con i canti del Risorgimento e del militari italiani, dall’Inno di Garibaldi, all’Addio del Volontario, alla Leggenda del Piave, fino ai Canti Patriottici e al Nabucco verdiano. Un passeggiata festosa, nonostante la pioggia, che ha toccato tutti i punti cardinali del paese: da piazza Mazzini al municipio di Via Roma, dalla casa delle associazioni a piazza Aldo Moro. Qui ha preso la parola il sindaco Marco Ravera, che ha ringraziato il comitato “Amici dell’Unità d’Italia” per l’idea di creare una giornata comune in cui coinvolgere tutto il paese, dai bambini agli adulti per un momento davvero indimenticabile. «Perché quello della patria deve essere uno dei temi più importanti da tenere al centro del nostro cuore - ha detto il primo cittadino - : su questo non dovrebbero esserci più discussioni. Il percorso dell’Unità è stato lungo e tormentato, fatto anche del sangue versato dagli italiani. Ora possiamo riflettere su quegli obiettivi: capire se sono stati raggiunti e capire cosa ancora si può fare perché la nostra patria sia unica, forte e davvero da esempio per il mondo intero». Il corteo ha poi raggiunto il ristorante Sayonara, dove sono stati presentati i lavori di ricostruzione storica portati avanti dal comitato. Lavori che hanno ricevuto il plauso dello storico Angelo Stroppa («non credo che esista lavoro simile in tutto il Lodigiano» ha detto Stroppa) e che sono stati parzialmente anticipate dalle spiegazioni di Antonio Cardinale. Rossella Mungiello

 

 

 

 

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